martedì 3 maggio 2011

Alvar Aalto e Villa Mairea

Hugo Alvar Henrik Aalto (Kuortane, 3 febbraio 1898Helsinki, 11 maggio 1976)                 
 è stato un celebre architetto, designer e accademico finlandese, esponente di spicco dell'architettura organica di stampo europeo, appartenente alla cosiddetta "seconda generazione" dei maestri del movimento moderno.  Nel 1924 sposò Aino Marsio (1894-1949), sua compagna di politecnico e diplomata un anno prima di lui; ebbe così inizio una intima collaborazione anche lavorativa. Per i successivi venticinque anni, ovvero fino alla morte di Aino, tutti i progetti portarono le loro firme congiunte. A partire dagli anni trenta e anni quaranta la notorietà di Aalto esce dai confini della Finlandia.
Contesto artistico
L'attività di Aalto spaziava dal design di arredi e oggetti in vetro all'architettura e alla pittura. Dal punto di vista architettonico fu il maggior esponente dell'architettura organica europea, nonché appartenente ad una folta schiera di maestri del movimento moderno insieme a Le Corbusier, Mies van der Rohe e Gropius, tutti appartenenti alla generazione di nati nel decennio del 1880.                                                    
A partire da oggetti piccoli come un cucchiaio, fino ad arrivare al progetto di città (è autore anche dei piani regolatori per Finlandia e Svezia), l'opera di Aalto si caratterizza sotto un suo ricorrente particolare architettonico, il segno della sua "onda", che in finlandese è chiamata aalto come il suo cognome.
Design
Sono conosciuti a livello internazionale la sua collezione di vasi in vetro, chiamati Aalto, e i mobili anni trenta in compensato curvato.
Architettura
La colonna portante dello stile di Aalto è innanzitutto il continuo riferimento alla tradizione del suo paese, la Finlandia, dal cui patrimonio culturale spesso attinge; un secondo punto è da cercarsi nell'attenzione verso l'individuo visto dal punto di vista psicologico.                                                                                 
Aalto si allontana dal razionalismo architettonico superando lo schematismo formale tramite l'utilizzo di materiali naturali (prevalentemente il legno, ma anche cemento armato e metalli) e attraverso la ricerca di linee e superfici curve, di piante aperte, attraverso una concezione dello spazio architettonico interno ed esterno unificata dall'integrazione del volume e della struttura e qualificata dalle pareti ondulate e dall'uso dell'asimmetria. Da sottolineare anche la particolare attenzione data da parte di Aalto ai particolari costruttivi e ai processi di produzione industriale. Aalto si avvicina nella realtà Europea a quella architettura organica di Frank Lloyd Wright, con una progettazione articolata, che cerca molte volte un coinvolgimento tra la costruzione progettata e l' ambiente costruito e naturale.                                                                                                                                                                            Per il finlandese Aalto la natura è lo sfondo,il segno,l’imprinting. Egli cerca un legame tra la cotruzione e l’ambiente,sondando le potenzialità di portici, rotonde, terrazze.                                                                                
Aalto rivela alla cultura architettonica degli anni trenta come combinare il mito della funzionalità macchinista con la presenza di una natura buona,accogliente,calma come le foreste e i laghi a cui era tanto attaccato.
Villa Mairea (1938-1939) Noormarkku,Finlandia
La casa è una residenza di lusso,di amici della famiglia Aalto,in cui l’architetto fu libero di dare espressione alle proprie idee senza tener conto dei costi di realizzazione.           
Presenta una pianta ad L con tre piani sul lato dell’ingresso e due sul lato del giardino. La villa si erge su un leggero declivio all’interno di una pineta. Da lontano ciò che spicca è una facciata luminosa e modernista ma avvicinandosi ci si accorge gradualmente della ricchezza di particolari e delle allusioni metaforiche. Aalto ha posto l’accento sul significato della transizione dall’esterno all’interno,su quella “area di mezzo” che conduce l’ospite da fuori a dentro e viceversa. La pensilina d’ingresso poggia su un’unica colonna di cemento nascosta da sottili fusti di albero grezzi posti l’uno accanto all’altro,e fa sembrare lo spazio sottostante sempre un po’ buio,perfino di giorno. Molte sono le soluzioni naturalistiche adottate per parti e componenti della casa stessa,come la copertura con zolle erbose della sauna, o la copertura delle pareti interne con il legno e quelle esterne realizzate in pietra.






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