martedì 10 maggio 2011

Collegamento dell'urban voids 25 con i limitrofi

TRE IPOTESI DI PROGETTO

 I ipotesi. Gli elementi provenienti dal bang di Villa Mairea e Solar Hemicycle  si dispongono liberamente sul lotto,con edifici retrostanti più alti e dominanti e più bassi quelli posti sull'accesso del lotto stesso. Ciò permette la localizzazione di diverse funzioni in diversi edifici,privilegiando magari la funzione principale di scuola nell'edificio semicircolare che spicca tra gli altri più regolari. Ma tale configurazione crea però dei problemi riguardo l'altezza degli edifici,in quanto quelli più alti verrebbero a trovarsi nella parte finale del lotto che è anche la più alta e quindi si creerebbe una situazione di volumi davvero troppo sviluppati in verticale.
  
II ipotesi. In questa seconda configurazione si gioca di più con gli elementi circolari che sono effettivamente quelli che mi interessano di più. Si ha una zona con edifici più regolari magari legati alle funzioni più serie come per esempio le aule di studio e edifici circolari e diposti su 2 piani sui quali posizionare magari aule dedicate a momenti non di studio ma di attività legate alla produzione di materiali da vendere o altro. Seppur interessante come configurazione,comunque si ha forse una troppo netta differenza e separazione degli elementi circolari da quelli più rettangolari.


III ipotesi. In questa terza ipotesi l'elemento principale è quello semicircolare sormontato da altri spicchi semicircolari che possono essere disposti uno accanto all'altro a creare un altro volume compatto o intervallati a creare più volumi sopra quello principale sottostante. Inoltre è presente un ulteriore volume a cilindro,centrale,sfruttabile come collegamento vetrato o come serra verticale che permette anche l'accesso ai vari piani. Sono inoltre presenti due volumi più bassi e rettangolari nei quali collocare le funzioni collegate alla scuola.

Bang Bang


lunedì 9 maggio 2011

Bang Bang


 La prima serie di foto riguarda parti di Villa Mairea,con la sua articolazione di volumi rigidi interconnessi da unità curve e da ampie vetrate che collegano l'interno all'esterno.

 Questa seconda serie riguarda la Solar hemicycle di Wright,con la linea curve tipica dell'architetto e sempre un'importante attenzione alla connessione e integrazione della natura con l'interno.

Le ultime due foto,riguardano lo smembramento in spicchi ricomponibili in varie e infinite conbinazioni della Solar Hemicycle.

Frank Llyod Wright&Solar Hemicycle

Frank Lloyd Wright (Richland Center, 8 giugno 1867Phoenix, 9 aprile 1959) è stato un architetto statunitense, figura centrale dell'architettura organica.
Romanticamente legato all'ideologia individualistica del "pionierismo" statunitense, si volse all'approfondimento del rapporto fra l'individuo e lo spazio architettonico e fra questo e la natura, assunta come fondamentale riferimento esterno.
Un'architettura che ha come idea trainante il rifiuto della mera ricerca estetica o il semplice gusto superficiale, così come una società organica dovrebbe essere indipendente da ogni imposizione esterna contrastante con la natura dell'uomo. La progettazione architettonica deve creare un'armonia tra l'uomo e la natura, costruire un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso l'integrazione dei vari elementi artificiali propri dell'uomo (costruzioni, arredi, ecc.) e naturali dell'intorno ambientale del sito. Tutti divengono parte di un unico interconnesso organismo, spazio architettonico
Una frase molto significativa del pensiero architettonico di Frank Lloyd Wright è la seguente: "... Per Architettura Organica io intendo un'architettura che si sviluppi dall'interno all'esterno , in armonia con le condizioni del suo essere , distinta da un'architettura che venga applicata dall'esterno...".
Egli muove le sue griglie in uno spazio curvo ed ellittico e i suoi spazi si muovono con un’intensità ancora mai raggiunta. Egli pone al centro del proprio operare una ricerca di corrispondenza  tra lo spazio interno e la funzione attraverso uno sforzo di indagine eminentemente creativo e inventivo. 





martedì 3 maggio 2011

Alvar Aalto e Villa Mairea

Hugo Alvar Henrik Aalto (Kuortane, 3 febbraio 1898Helsinki, 11 maggio 1976)                 
 è stato un celebre architetto, designer e accademico finlandese, esponente di spicco dell'architettura organica di stampo europeo, appartenente alla cosiddetta "seconda generazione" dei maestri del movimento moderno.  Nel 1924 sposò Aino Marsio (1894-1949), sua compagna di politecnico e diplomata un anno prima di lui; ebbe così inizio una intima collaborazione anche lavorativa. Per i successivi venticinque anni, ovvero fino alla morte di Aino, tutti i progetti portarono le loro firme congiunte. A partire dagli anni trenta e anni quaranta la notorietà di Aalto esce dai confini della Finlandia.
Contesto artistico
L'attività di Aalto spaziava dal design di arredi e oggetti in vetro all'architettura e alla pittura. Dal punto di vista architettonico fu il maggior esponente dell'architettura organica europea, nonché appartenente ad una folta schiera di maestri del movimento moderno insieme a Le Corbusier, Mies van der Rohe e Gropius, tutti appartenenti alla generazione di nati nel decennio del 1880.                                                    
A partire da oggetti piccoli come un cucchiaio, fino ad arrivare al progetto di città (è autore anche dei piani regolatori per Finlandia e Svezia), l'opera di Aalto si caratterizza sotto un suo ricorrente particolare architettonico, il segno della sua "onda", che in finlandese è chiamata aalto come il suo cognome.
Design
Sono conosciuti a livello internazionale la sua collezione di vasi in vetro, chiamati Aalto, e i mobili anni trenta in compensato curvato.
Architettura
La colonna portante dello stile di Aalto è innanzitutto il continuo riferimento alla tradizione del suo paese, la Finlandia, dal cui patrimonio culturale spesso attinge; un secondo punto è da cercarsi nell'attenzione verso l'individuo visto dal punto di vista psicologico.                                                                                 
Aalto si allontana dal razionalismo architettonico superando lo schematismo formale tramite l'utilizzo di materiali naturali (prevalentemente il legno, ma anche cemento armato e metalli) e attraverso la ricerca di linee e superfici curve, di piante aperte, attraverso una concezione dello spazio architettonico interno ed esterno unificata dall'integrazione del volume e della struttura e qualificata dalle pareti ondulate e dall'uso dell'asimmetria. Da sottolineare anche la particolare attenzione data da parte di Aalto ai particolari costruttivi e ai processi di produzione industriale. Aalto si avvicina nella realtà Europea a quella architettura organica di Frank Lloyd Wright, con una progettazione articolata, che cerca molte volte un coinvolgimento tra la costruzione progettata e l' ambiente costruito e naturale.                                                                                                                                                                            Per il finlandese Aalto la natura è lo sfondo,il segno,l’imprinting. Egli cerca un legame tra la cotruzione e l’ambiente,sondando le potenzialità di portici, rotonde, terrazze.                                                                                
Aalto rivela alla cultura architettonica degli anni trenta come combinare il mito della funzionalità macchinista con la presenza di una natura buona,accogliente,calma come le foreste e i laghi a cui era tanto attaccato.
Villa Mairea (1938-1939) Noormarkku,Finlandia
La casa è una residenza di lusso,di amici della famiglia Aalto,in cui l’architetto fu libero di dare espressione alle proprie idee senza tener conto dei costi di realizzazione.           
Presenta una pianta ad L con tre piani sul lato dell’ingresso e due sul lato del giardino. La villa si erge su un leggero declivio all’interno di una pineta. Da lontano ciò che spicca è una facciata luminosa e modernista ma avvicinandosi ci si accorge gradualmente della ricchezza di particolari e delle allusioni metaforiche. Aalto ha posto l’accento sul significato della transizione dall’esterno all’interno,su quella “area di mezzo” che conduce l’ospite da fuori a dentro e viceversa. La pensilina d’ingresso poggia su un’unica colonna di cemento nascosta da sottili fusti di albero grezzi posti l’uno accanto all’altro,e fa sembrare lo spazio sottostante sempre un po’ buio,perfino di giorno. Molte sono le soluzioni naturalistiche adottate per parti e componenti della casa stessa,come la copertura con zolle erbose della sauna, o la copertura delle pareti interne con il legno e quelle esterne realizzate in pietra.